Ernia del disco: cause, sintomi e trattamenti efficaci per il mal di schiena

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Autore: Alan Jon Falsini Fisioterapista e Osteopata

Il mal di schiena è sempre più diffuso tra le popolazioni occidentali, principalmente a causa del nostro stile di vita poco attivo, la sedentarietà, abitudini scorrette e l’elevato stress. Se stai leggendo questo articolo, probabilmente hai qualcuno vicino a te che ha sofferto di dolori alla schiena a causa di un’ernia del disco o hai già ricevuto una diagnosi in tal senso. In questo articolo esploreremo le dinamiche legate all’ernia del disco, iniziando con la definizione di ernia e identificando i soggetti e i comportamenti più a rischio, che possono favorire lo sviluppo di questa condizione. Infine, analizzeremo i rimedi, sia conservativi che invasivi, utilizzati oggi per affrontare questa patologia.

Anatomia e fisiologia della colonna vertebrale

La schiena è la regione posteriore del tronco, delimitata superiormente dal collo e dalle spalle, inferiormente dall’osso sacro e dal bacino, e lateralmente dalla gabbia toracica. Per comprendere meglio l’ernia del disco, è importante avere alcune nozioni di base sull’anatomia della colonna vertebrale. Questa struttura osteoarticolare è composta da 33 vertebre:

  • 7 cervicali
  • 12 dorsali
  • 5 lombari
  • 5 sacrali
  • 4 coccigee

Alla nascita, la colonna vertebrale è dritta, ma cresce sviluppando curve fisiologiche: il tratto cervicale e lombare presentano una concavità posteriore, mentre il tratto dorsale ha una concavità anteriore. Queste curve sono fondamentali per sopportare il peso a cui la colonna è sottoposta, permettendo di resistere a un carico fino a dieci volte superiore rispetto a una colonna completamente dritta.

Il sistema muscolare e il ruolo del disco intervertebrale

La colonna vertebrale è costituita da due gruppi muscolari principali:

  • Muscoli stabilizzatori: come il muscolo multifido e i muscoli intertrasversali, hanno il compito di mantenere stabili i rapporti articolari vertebrali durante i movimenti.
  • Muscoli dinamici: come il muscolo trapezio o il muscolo gran dorsale, che permettono ampi movimenti della colonna.

Il disco intervertebrale svolge un ruolo importante nel garantire la stabilità del movimento tra le vertebre e nell’ammortizzare il carico. È composto da due parti:

  • Nucleo polposo: una parte semiliquida al centro del disco.
  • Anulus fibroso: un anello fibroso esterno che protegge e racchiude il nucleo.

Che cos’è l’ernia del disco?

L’ernia del disco si verifica quando il nucleo polposo fuoriesce attraverso l’anulus fibroso a causa di sollecitazioni importanti.

È importante distinguere la protrusione discale dall’ernia del disco:

  • Protrusione discale: è una parziale fuoriuscita del disco dalla sua normale sede anatomica.
  • Ernia del disco: è la fuoriuscita completa del nucleo polposo dall’anello fibroso.

È fondamentale sottolineare che non tutte le ernie del disco causano dolore. Se hai effettuato una risonanza magnetica e hai scoperto di avere ernie o protrusioni, ma non avverti dolore, non c’è motivo di preoccuparsi, poiché può essere del tutto normale. L’ernia del disco provoca dolore solo quando il nucleo fuoriuscito comprime una radice nervosa, dando origine a vari sintomi, come il dolore locale o irradiato, formicolio e perdita di forza.

Fattori di rischio e trattamenti per l’ernia lombare

La zona lombare è particolarmente suscettibile allo sviluppo di ernie del disco, specialmente nei primi e ultimi segmenti (L1-L2 e L4-L5 e L5-S1) a causa delle peculiarità anatomiche di queste vertebre, poste in zone di transizione tra due tipi di curve e soggette a forze provenienti dall’alto e dal basso. Inoltre, la ridotta stabilità muscolare lombare e la diminuzione della mobilità dorsale favoriscono l’instaurarsi di tale condizione.

I fattori di rischio per lo sviluppo dell’ernia lombare includono schemi di movimento scorretti, posture errate e abitudini non salutari. Pertanto, la prima cosa da fare è adottare una corretta igiene posturale e uno stile di vita sano.

Per quanto riguarda i trattamenti, la chirurgia per l’ernia lombare è considerata solo quando gli altri rimedi hanno fallito, in quanto comporta rischi e può lasciare tessuti cicatriziali significativi. La fisioterapia, invece, rappresenta il miglior strumento per trattare questa condizione. I suoi obiettivi includono il miglioramento del movimento della colonna tramite posture antalgiche o di scarico, la terapia manuale e gli esercizi specifici.

La riabilitazione del mal di schiena si sviluppa in tre fasi:

  • Risoluzione della sintomatologia dolorosa mediante terapia manuale, mezzi fisici e posture antalgiche.
  • Risoluzione delle disfunzioni di movimento e ripristino di una corretta postura attraverso terapia manuale ed esercizi specifici.
  • Miglioramento della funzionalità tramite un percorso di allenamento riabilitativo.

Concludendo, l’ernia del disco può essere una condizione debilitante, ma con il giusto approccio di trattamento e prevenzione, è possibile gestire il dolore e migliorare la qualità della vita. Si consiglia sempre di consultare un esperto per una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato.

Autore: Alan Jon Falsini Fisioterapista e Osteopata

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