Per prima cosa, è necessario comprendere, che le onde d’urto si suddividono in 2 differenti categorie:
Il concetto di onda d’urto focale prevede un generatore che sia in grado di creare un brusco cambiamento di pressione che si propaga ad un velocità maggiore del suono.
Questa onda pressoria viene focalizzata da uno schermo avente la forma di una parabola.
L’intensità dell’onda pressoria, con le onde d’urto focali, può raggiungere l’equivalente di 1500 Kg per ogni centimetro quadrato in pochi nanosecondi per poi discendere rapidamente.
Il concetto di onda d’urto radiale è completamente differente da quello di onda d’urto focale.
Questo tipo di onde si generano con i dispositivi di onde d’urto radiali o balistiche che dir si voglia.
L’onda di pressione, generata dall’onda d’urto radiale, può raggiungere intensità massime di 20 Kg per ogni centimetro quadro e la velocità di formazione del picco dell’onda è di 3 microsecondi.
Le onde d’urto radiali sono quelle più diffuse per il trattamento delle più comuni affezioni muscoloscheletriche.
Gli apparati più moderni e le nuove metodologie applicative hanno cambiato totalmente l’esperienza che il paziente vive durante l’applicazione facendo si che molti più pazienti si avvicinino a questa tecnica terapeutica in completa tranquillità.
E’ importante comprendere 3 differenze sostanziali tra onde d’urto focali e radiali:
Queste differenze determinano dal punto di vista biologico effetti differenti e quindi indicazioni terapeutiche differenti.
La maggior potenza delle onde d’urto focali può essere vantaggiosa nel trattamento di alcune patologie e può essere controindicata nel trattamento di altre.
Gli effetti che si riconoscono alle onde d’urto sono quelli di iperemizzare il tessuto, ovvero stimolare l’afflusso di sangue, fibrinolitico, che consiste nell’ “ammorbidire” i tessuti fibrotizzati, antidolorifico e microangiogenetico. La microangiogenesi è la generazione di nuovi vasi sanguigni.
Le indicazioni più comuni sono:
L’efficacia di questo strumento sta nel fatto che, irradiando a livello del tessuto impulsi di elevata intensità, vengono stimolati alcuni meccanismi biochimici che comportano:
Tumori maligni nell’area di trattamento, trattamento dell’area pelvica in caso di gravidanza.
Controindicazioni delle onde d’urto focalizzate ad alta energia
Oltre a quelle già viste per i trattamenti a bassa intensità si aggiungono il trattamento di aree molto vicine ai polmoni, il trattamento in prossimità delle cartilagini d’accrescimento e infine il cervello o la spina dorsale nell’area da trattare.
Tratto da www.fisoterapiaitalia.com